(ASI) “Il no del Partito Democratico alla richiesta di audizione in commissione Ambiente alla Camera del ministro dello Sviluppo economico Calenda, del governatore pugliese Emiliano e del primo cittadino di Taranto Melucci sull’annosa questione Ilva, possibile a camere sciolte solo con il consenso di tutte le forze politiche, è la più chiara manifestazione della mancanza di volontà dei democratici di fare chiarezza su una questione estremamente delicata.
Sin da dicembre ho chiesto lo svolgimento di un’audizione, colpevolmente rimandata a dopo l'approvazione della legge di Bilancio dal presidente Realacci, pur nella consapevolezza dell’imminente scioglimento delle camere, che avrebbe potuto aiutare, cittadini in primis, a capire una situazione che invece appare giorno dopo giorno più complessa. Una priorità non più rinviabile, verso la quale il Pd ha alzato un muro. La vicenda Ilva, gestita maldestramente da Renzi e compagni, rimane un problema irrisolto, sfruttato dal Pd per mero interesse di bottega, ancora una volta sulla pelle dei tarantini. L’allarme salute che riguarda il territorio del capoluogo ionico, evidenziato dai ripetuti wind day dovuti alle polveri pericolose mosse dal vento, non sembra proprio interessare a certa politica parolaia. Il futuro dell’Ilva rimane totalmente nebuloso, tra i numerosi nodi da affrontare anche quelli riguardanti l’occupazione e l’indotto”, lo dichiara in una nota l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.

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