(ASI) Roma - "Il veleno che ha inquinato la Valle del Sacco è finito sulle tavole dei cittadini del Lazio. Un fatto gravissimo che finora è rimasto impunito. Adesso finalmente si potrà scoprire la verità e processare i responsabili. Ma mentre la giustizia farà il suo corso, sperando che sia meno lento del solito, le istituzioni locali e il governo centrale devono adoperarsi per restituire quanto prima l'area contaminata ai residenti". Così Mauro Antonini, candidato presidente alla Regione Lazio per CasaPound, commenta la sentenza del 13 dicembre della Corte Costituzionale che dichiara infondata la questione di illegittimità costituzionale, permenttendo al processo sul disastro ambientale della Valle del Sacco diripartire.
Nel 2005 lo sversamento abusivo di pesticidi nel fiume Sacco avvelenò le sue acque. La sostanza inquinante è finita anche nella catena alimentare e quindi ha colpito numerosi abitanti della Valle del Sacco, dalla provincia di Roma a quella di Frosinone.
Oggi a dover rispondere del disastro ambientale sono Giuseppe Zulli, ex direttore della Centrale del Latte di Roma, Carlo Gentili, ex direttore dello stabilimento industriale della Caffaro, Giovanni Paravani e Renzo Crosariol, legale rappresentante e direttore tecnico del consorzio Csc, azienda che gestiva lo scarico delle acque della zona industriale di Colleferro.
È dal 2005 che dopo le malefatte di questi signori - spiega Antonini - l'area è un Sito di Interesse Nazionale da bonificare. Ora non ci sono più scuse".
Dello stesso avviso Valeriano Tasca coordinatore di Anagni e candidato alle prossime regionali nel collegio di Frosinone per CasaPound: "Accanto all'azione della magistratura serve immediatamente quella del governo centrale e della Regione Lazio. Da anni sentiamo promesse e interventi che rimangono poi sulla carta. Ricordo le varie bonifiche mai iniziate oppure i soldi dell'accordo di programma per far ripartire l'area industriale della valle trasformandola in una 'nuova Ruhr' come affermava il consigliere regionale Bianchi del Pd. Servono fatti concreti quindi, è per porli in essere servono uomini politici che in Regione Lazio possano battersi per il nostro territorio. Serve CasaPound Italia alla Pisana".
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