(ASI) Agenzia Stampa Italia sul tema delle politica per la famiglia attuata in Italia ed in Europa ha intervistato l’avvocato Simone Pillon, organizzatore dei “Family Day”.

Avvocato Pillon a suo giudizio quali sono le politiche familiari dell’Unione Europea e della Russia, e quali differenze vede in esse?

 

Simone Pillon: «Io vedo una grande contrapposizione tra due linee politiche che si contrappongono nel nostro continente. Da una parte c’è una linea di disgregazione della famiglia e di tutte le piccole comunità, e tale politica è portata avanti principalmente in modo ideologico ormai dall’Europa occidentale, con i Paesi più importanti quali la Francia, la Germania, ma anche i Paesi del nord Europa. Dall’altra parte, a est, invece c’è ancora un blocco di Paesi che reggono e che pongono al centro la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Tra questi oltre alla Russia – che certamente è un riferimento in questo senso – ci sono anche Paesi quali Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia. Noi dobbiamo capire, come Italia, se vogliamo aderire pedissequamente, come il Governo attuale sta facendo, alla linea della disgregazione familiare, oppure se vogliamo capitanare una linea nuova che ponga nuovamente al centro la famiglia fondata sul matrimonio e ricostruisca il tessuto sociale a partire da lì. Ovviamente noi tifiamo per questa seconda possibilità.».

 

E in relazione al suo ruolo di organizzatore dei Family Day e in merito al tema pocanzi affrontato della famiglia, quali saranno le prossime azioni della sua organizzazione?

 

Simone Pillon: «Noi non possiamo più tacere di fronte alla dissoluzione della famiglia naturale, portata avanti pervicacemente da questo Governo e da questa maggioranza. Sono in programma numerose iniziative, ma la nostra, oltre ad essere un’azione di popolo, sarà anche un’azione di continua pressione sulla politica, soprattutto in vista delle prossime elezioni.».

 

Federico Pulcinelli – Agenzia Stampa Italia

 

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