(ASI) Roma."Quella della Perugina non è una semplice vertenza. L'azienda, infatti, ha un legame identitario forte con la città e ne ha segnato la storia. Non è solo una fabbrica. Ben vengano, quindi, il richiamo del Mise al rispetto dell'accordo sottoscritto lo scorso anno, effettuato al tavolo, e soprattutto la sottolineatura del legame esistente tra marchio, fabbrica e territorio

. Ma se vogliamo veramente scongiurare i 340 esuberi annunciati da Nestlè, dobbiamo dare alla multinazionale ragioni valide per non ridimensionarla". A dirlo sono stati, stamani partecipando al presidio dei lavoratori Perugina sotto la sede del Mise a Roma, Adriana Galgano e Ivan Catalano, deputati di Civici e Innovatori, che hanno sottoscritto la risoluzione sullo stabilimento di San Sisto discussa nei giorni scorsi nelle commissioni Attività produttive e Lavoro e che hanno chiesto venga votata la prossima settimana.

 
"Nestlè sta modificando la propria strategia a livello globale a seguito delle richieste che sono state avanzate dal nuovo socio di maggioranza, il fondo americano Third Bird -  - hanno ricordato - Per questo, rimaniamo convinti che sia fondamentale rilanciare, proponendo soluzioni che siano in linea con questo cambio di business. Perugia ha le sue carte da poter giocare: dobbiamo portare le produzioni per l'infanzia a San Sisto, superando la stagionalità vincolante del cioccolato, e favorire i contatti con l'Università per avviare ricerche nel campo della nutrizione e del microbioma. Ovviamente - hanno concluso Galgano e Catalano - Perugia è la capitale del cioccolato e deve rimanerlo per cui vanno anche avviati nuovi progetti di attrattività turistica basati su questo claim. Quella che stiamo combattendo è una battaglia per l'occupazione, lo sviluppo e il rilancio di un'intera città e faremo tutto il possibile per vincerla".
 

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