(ASI) Reggio Emilia - "Nonostante i soliti noti provino da mesi a depistare l'opinione pubblica in merito, sta emergendo lampante tutto il groviglio strisciante d'interessi che soggiacciono a tutto l'affaire dell''accoglienza' ed è con sgomento e rabbia che apprendiamo che il comune di Reggio Emilia ha ricevuto 464mila euro per aver preso in consegna un grande numero di 'rifugiati'.

Tutto questo non fa che acuire lo straniamento dei cittadini italiani nei confronti di manovre simili; com'è possibile che in questi anni di tagli assassini alla sanità, ulteriore demolizione della scuola pubblica e del mondo del lavoro, incremento esponenziale di violenza e crimini impuniti, si foraggi senza limiti e con soldi pubblici, (ça va sans dire) un fenomeno ambiguo e sospetto come quello della cosiddetta "accoglienza"?

Ebbene, visto il 'premio' che è stato elargito alla solerte città di Reggio Emilia, pronta a rispondere al richiamo delle sirene travestite da norme europee, visti i recentissimi, quotidiani, crescenti problemi che i cittadini devono affrontare in merito a sicurezza, sanità, lavoro, servizi e welfare, proporrei che questo denaro venga reinvestito tempestivamente in settori fondamentali per la città per risarcire, in parte, i cittadini dei disagi a cui questa politica unidirezionale li sta sottoponendo.

Reinvestirli o rinunciare a tale somma per dare un segnale di protesta ed iniziare a dire basta al razzismo verso gli italiani e cominciare a preoccuparsi a rivestire con onore il mandato da cui i rappresentanti del popolo sono stati investiti e non preoccuparsi esclusivamente di accontentare le direttive delle segreterie di partito sottomesse al diktat della UE.

Occorre ricordare anche che, a discapito di una facciata conformista, la cittadinanza è esasperata dall'assurda faccenda della cosiddetta "accoglienza".

Esasperazione che inizia a manifestarsi oltre che con la presenza sempre piu’ numerosa a manifestazioni come quella che ci ha visti scendere in piazza contro l'aumento delle "quote profughi", avvenuta lo scorso giugno in città, anche con le reazioni spontanee che si stanno verificando nelle ultime ore nella cittadina di Fanano, dove i cittadini sono pronti alle barricate per difendere la propria dignità e quella del loro territorio.

Azione Identitaria sarà presente sia sulle barricate che al fianco di tutti quei cittadini che sono stanchi di vedersi calpestare i propri diritti in nome di un buonismo di facciata che serve solo ad ingrassare le casse di speculatori disumani". Lo dichiara Eleonora Stella, Coordinatrice Azione Identitaria Emilia Romagna.

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