(ASI) Roma - "L'Italia è un Paese che corre a due velocità. Sempre più disuguale, dove i divari fra nord e sud sono aumentati soprattutto nel 2016, ovvero, a seguito del governo Renzi.
Questa è la situazione che emerge dai dati pubblicati dalla Cgia di Mestre", lo affermano i portavoce del MoVimento 5 Stelle della Commissione Lavoro del Senato, Catalfo, Paglini e Puglia.
"Cresce il divario sul Pil (pari ad una variazione assoluta tra il 2015 ed il 2007 di + 650 euro), sull'occupazione (+2,4%), sulla disoccupazione (+4,5%) e anche sulla povertà. In questo caso è bene notare che il rischio di povertà è aumentato anche al nord di circa 1 punto e mezzo. Situazione - proseguono - che non può fare altro che peggiorare se non viene subito introdotta una misura di sostegno al reddito condizionata al lavoro, come il reddito di cittadinanza del MoVimento 5 Stelle".

"Insomma, la fotografia scattata dall'Italia è il riflesso di una chiara mancanza di politiche di investimento al Sud. Un Sud che è stato completamente dimenticato e penalizzato negli ultimi anni. Non dimentichiamo che è stato il governo Renzi ad aver soppresso gli sgravi contributivi previsti dalla legge 407/90 che non era soggetta alla legge di bilancio e che serviva ad aiutare soprattutto gli artigiani e le piccole imprese. Se non riparte il sud, non riparte l'Italia. Tutti lo sanno, ma fino ad ora nessuno è mai passato dalle parole ai fatti". Concludono.

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