Manovra: M5S, bocciato tetto compensi dei commissari Alitalia

(ASI) Roma – “Bocciato l’ordine del giorno del MoVimento 5 Stelle che proponeva un tetto massimo di 240 mila euro annui ai compensi dei commissari Alitalia”. Lo denunciano i deputati 5stelle della Commissione Trasporti.

“Va assolutamente modificata la norma che modula il compenso dei commissari straordinari governativi in percentuale sull’attivo dell’azienda. Con la nostra misura proponevamo di partire da Alitalia per introdurre  un limite massimo  che valesse per gli stipendi di tutti i dirigenti pubblici. Si tratta comunque di una cifra molto considerevole. Eppure, senza vergogna, la maggioranza ha risposto no”. “Questo no della maggioranza ha anche un suo effetto sui conti pubblici. È inammissibile – spiegano i deputati - che in un Paese in crisi in cui i commissari governativi si moltiplicano non si possa sapere quale sarà la spesa pubblica per i loro compensi. Inoltre il criterio di legare lo stipendio del manager solo al profitto di un’azienda può avere una sua logica solo in un Paese in cui i dirigenti si assumono le loro responsabilità. Laghi, Gubitosi e Paleari, invece, non rischiano nulla in caso di fallimento della loro missione e per questo – concludono i pentastellati - è immorale che possano arrivare a intascare compensi che potrebbero arrivare anche a 3 milioni di euro ciascuno”.

 

Manovra: M5S, Bocciata tutela livelli occupazionali Alitalia

(ASI) Roma – “Bocciati gli emendamenti a prima firma dei deputati 5stelle Roberta Lombardi e Davide Crippa con cui il MoVimento 5 stelle proponeva la tutela dei livelli occupazionali di Alitalia”. Lo denunciano i deputati del MoVimento 5 Stelle. “Alitalia e i suoi lavoratori non hanno bisogno di illusioni a mero scopo propagandistico ma di azioni che possono essere concretamente realizzabili nell’immediato. Per questo non siamo pregiudizialmente contrari all’ingresso delle società partecipate dello Stato in Alitalia ma questa, al momento, non è una strada facilmente percorribile vista la difficile situazione dei conti delle partecipate e viste anche le dichiarazioni dei rispettivi dirigenti che nei mesi scorsi si sono espressi contrariamente all’ingresso in Alitalia. Inoltre si tratta di un’operazione che dovrebbe essere condotta dal Pd, che è al Governo, e da commissari nominati dal Pd che hanno già gestito Alitalia e quindi contribuito a portarla allo sfascio. Per questo occorre puntare su delle linee guida che garantiscano ai lavoratori maggiori tutele e un maggiore coinvolgimento, come proposto da altri emendamenti del M5S, purtroppo respinti dal Governo, che prevedevano, tra le altre cose, di premiare quelle manifestazioni d'interesse che potessero assicurare i livelli occupazionali, prevedere l'ingresso dei dipendenti all'interno del collegio dei sindacale o nel consiglio di amministrazione e l’acquisto dell’intero complesso aziendale ed investimenti in house per la revisione e ristrutturazione dei processi e dei programmi di manutenzione dei vettori della società aerea Alitalia”.

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