Presa di posizione di Stefano Vinti dopo l'azione missilistica ordinata dal presidente USA Trump

(ASI) Perugia . – “Dopo i missili lanciati su ordine del presidente statunitense Trump, la guerra in Siria si aggrava. Guerra chiama guerra e bisogna condannare sia il presunto uso delle armi chimiche che l’utilizzo di quelle convenzionali che da sei anni stanno devastando il Paese. La Siria è vittima di una aggressione terroristica senza precedenti che ha causato decine di migliaia di morti, distruzioni e profughi, con complicità gravissime nella comunità internazionale”. È quanto dichiara Stefano Vinti dell’associazione culturale ‘Umbrialeft’ in merito allo strike missilistico portato avanti dagli Usa contro un aeroporto militare siriano.

“Ripristinare la pace in Medio Oriente attraverso gli accordi – commenta ancora Vinti – e ripudiare la guerra come soluzione dei conflitti, come detta la nostra Costituzione: è questa la via da perseguire. L’associazione culturale Umbrialeft chiede al nostro governo di adoperarsi per promuovere soluzioni politiche e di non sostenere in alcun modo avventure militari. Sollecitiamo, inoltre, tutte le forze pacifiste, laiche e religiose, le associazioni, i movimenti e i partiti umbri a mobilitarsi per dire un forte ‘no alla guerra’ e per costruire un percorso politico e culturale che sradichi questa ‘guerra permanente’ in atto a livello mondiale. L’Umbria della pace non stia a guardare”.

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