(ASI) "Il deputato dei Cinque Stelle, Di Stefano, già celebre per aver dichiarato che "il Sionismo è discriminatorio" e che "l'Italia avrebbe dovuto stracciare ogni accordo economico con Israele”,  sostiene oggi in una intervista che Hamas è di natura democratica e che nasce come partito in elezioni libere, ma poi l'isolamento ne ha prodotto il deficit di democratizzazione. Peccato che al termine di quelle elezioni Hamas massacrò decine di funzionari dell'Anp, e abbia continuato a utilizzare il terrorismo come strumento di lotta. Con la storia non si può litigare. A Di Stefano ricordo che Hamas permane per la UE nella lista nera dei movimenti terroristici dal 2003. Hamas avrebbe potuto gestire il territorio di Gaza e i soldi provenienti dall'Europa, non per la costruzione di tunnel, missili, infrastrutture militari o per organizzare formazioni terroristiche, ma per far progredire il proprio popolo, costruendo scuole e ospedali, e proponendo a Israele un accordo anziché colpirlo con missili contro la popolazione.

Chi scrive crede nella pace e nel progetto di “due stati per due popoli”, ma non crede che tacere la verità, su chi ha sempre scelto la strada del terrorismo, possa aiutare il processo di pacificazione, così come è convinto che non aiuti improvvisarsi diplomatici internazionali emanando senza sosta sentimenti antisraeliani". Dichiarazione di Emanuele Fiano, componente della Segreteria nazionale del PD.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere