(ASI) Roma - «Dopo una notte di lotta in Commissione bilancio e grazie alla nostra azione di ostruzionismo con la quale abbiamo presentato decine di sub-emendamenti, il governo è stato costretto a ritirare la norma vergogna che avrebbe sanato la costruzione del nuovo aeroporto di Firenze.

Un'opera inutile voluta dal governo e che ancora oggi non ha una progettazione esecutiva ma solo un masterplan. L'emendamento presentato dal governo di notte avrebbe sanato questa e altre irregolarità, di fatto eliminando la necessità della valutazione di impatto ambientale sull'opera. Una scelta assurda che noi del movimento 5 Stelle abbiamo stigmatizzato e combattuto». È il commento del capogruppo M5S in commissione Trasporti Diego De Lorenzis che proprio la settimana scorsa aveva firmato con Luigi di Maio un esposto alla Corte dei Conti e una diffida al ministero dell'ambiente proprio sull'aeroporto.

«Un'opera contestata anche da uno studio dell'università di Firenze - ha detto De Lorenzis - e che è stata finanziata da soldi pubblici. Con buona pace di quanto prevede l'Unione europea».
Ed è un altro conflitto di interessi del governo: le società coinvolte sono quelle che hanno finanziato Renzi in campagna elettorale. E chi è il Presidente della società che gestisce l'aeroporto? Il fido Marco Carrai, un braccio destro del premier e procacciatore di finanziamenti nelle campagne elettorali. Insomma: l'aeroporto di Firenze è uno dei tantissimi esempi non solo di governo delle lobby, ma della ormai indissolubile commistione tra business e politica .

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