(ASI) "Il trio Renzi, Alfano, Gabrielli sta colpendo ancora la Capitale. Ho avuto notizia che tra Roma e provincia verranno ospitati oltre 520 nuovi migranti, da Palestrina alla Marcigliana, da

Marcellina a Gallicano, da Marino a Rignano e presso la Croce Rossa Italiana, come di consueto senza preavvisare la cittadinanza. Non a caso questa mattina si è riunita la commissione di gara per il proseguo delle operazioni inerenti la procedura per i servizi di accoglienza per il periodo che va dal 1 settembre al 31 dicembre 2015. I lotti in ballo erano due: uno per la zona di Roma Capitale, l'altro per la provincia". Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.

"E' inevitabile che queste imboscate organizzate dal governo italiano e dal prefetto di Roma riaccendano di nuovo lo scontro sociale tra quei cittadini che rivendicano i propri diritti e lo Stato che utilizza le forze dell'ordine in modo improprio, ossia per difendere gli immigrati anziché impiegarle per servizi di pubblica sicurezza. La politica di accoglienza nel nostro Paese e a Roma deve finire, perché le priorità sono altre: le famiglie italiane non sopravvivono, mentre ai clandestini ultimi arrivati viene offerto tutto" conclude Santori.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere