(ASI) "L'Italia è ormai una colonia della Germania, della Francia e della Cina. Vengono qui a fare compere di aziende e di conoscenze e tecnologia avanzate (know how).

In questi ultimi anni abbiamo perso la Pirelli, Ansaldo Breda e Sts, la Indesit, Alitalia, nel settore agroalimentare i gelati Algida, le marmellate Santa Rosa, il riso Flora, l'olio Bertolli, Carapelli e Sasso, la Parmalat, Galbani, Invernizzi, Cademartori, Locatelli e Président; Buitoni e Sanpellegrino, Perugina, Motta, l'Antica Gelateria del Corso e Valle degli Orti; Peroni, Ganci. Tra le griffe, Poltrona Frau, Valentino, Krizia, Loro Piana, Bulgari, Fendi, Acqua di Parma e Pucci. E questo solo per citarne alcune. Lo scippo di Italcementi da parte della Germania non attiene alle normali regole del mercato ma è una questione che riguarda la tutela degli interessi strategici nazionali. Il governo Renzi dimostra una totale assenza di strategia economica industriale. E questo è soltanto l'ultimo degli episodi che rappresenta drammaticamente il saccheggio delle nostre eccellenze e del nostro Made in Italy. Noi siamo stati leader della produzione del cemento. Oggi ci ritroviamo asfaltati su una strada che porta dritta in Germania ". E' quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.


Redazione Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere