(ASI) "Voglio sperare di poter continuare ad avere fiducia nella Magistratura e mi auguro pertanto che nel giudicare Graziano Stacchio, il benzinaio vicentino che ha con coraggio affrontato i rapinatori per difendere la commessa della gioielleria vicina, prevalga il buon senso".

Lo dice Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato in riferimento all'iscrizione di Graziano Stacchio nel registro degli indagati in seguito al tentativo di rapina a Ponte di Nanto (Vicenza), conclusosi con la morte di un rapinatore.

"Quest'uomo è un eroe - afferma Calderoli - ha fronteggiato un delinquente mettendo a repentaglio la sua stessa vita. Sono dalla sua parte e anche io dico: "io sto con Stacchio"".

"Così come sono dalla parte di Antonio Monella - continua l'esponente della Lega Nord - che dopo l'iniziale clamore mediatico è stato vigliaccamente dimenticato in galera. Entrambi non hanno potuto fare a meno di sparare a dei criminali - prosegue - ed andrebbero premiati per il loro senso civico: si è trattato di legittima difesa".

"Lo Stato, anziché prendersela con queste persone, pensi a ripristinare la legalità che ormai - accusa il senatore leghista - grazie a questo governo è solo un lontano ricordo: tra decreti svuota carceri e depenalizzazioni dei reati, Renzi e i suoi ministri hanno creato un clima da Far West, nel quale - sostiene Calderoli - i cittadini onesti sono costretti a difendersi da soli perché tutte le risorse vengono dirottate sull'accoglienza dei clandestini, invece di essere utilizzate per garantire il necessario presidio del territorio".

"Se non ha le capacità di garantire la sicurezza dei cittadini, il premier ne prenda atto e - conclude - rassegni immediatamente le dimissioni, senza attendere la grande manifestazione del 28 febbraio a Roma".


Redazione Agenzia Stampa Italia

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