(ASI) "Apprendiamo dalla stampa che il CSM, in merito alla questione "ferie", avrebbe espresso una interpretazione della legge per la quale i giorni a disposizione dei magistrati rimarrebbero 45 a cui aggiungere, naturalmente, 6 giorni di festività soppresse.
Vogliamo augurarci che ciò non sia vero: una tale capziosa e corporativa interpretazione sarebbe comunque smentita perché contro l'intenzione del legislatore e il dettato normativo. Ciò che stupisce, se fosse vera l'esistenza della delibera, è che il CSM perda il suo tempo a discettare ancora sulle proprie ferie invece che programmare in tempo utile la copertura dei posti degli incarichi direttivi che andranno a scadenza certa al 31/12/2015 così come dispone l'art. 2 della legge 114/2014 (legge Madia).
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