I Radicali: censurata la visita in Italia della delegazione ONU contro la detenzione arbitraria

(ASI) Censura. Radicali italiani non usano mezze parole e così bollano in un comunicato il comportamento della stampa italiana rispetto alla visita di una delegazione di esperti ONU guidata dal norvegese Mads Andenas che dal 7 al 9 luglio scorsi si è occupata del problema dalle detenzione arbitraria in Italia.

Tranne poche agenzie, dicono i radicali, nessuna tv pubblica o privata ha dato la notizia, nessun giornale ne ha parlato (tranne Il Manifesto che però non ha citato né amnistia, né indulto richiesti dalla delegazione ONU). Se si cerca su Google, la notizia è passata solo sui seguenti siti internet: DaringToDo.com, Blastingnews.com, il Velino.it e Corriere.it.“Tranne poche agenzie, prosegue il comunicato, nessuna tv pubblica o privata l’ha data, nessun giornale ne ha parlato (tranne Il Manifesto che però non ha citato né amnistia, né indulto richiesti dalla delegazione ONU).

Ma cosa hanno dichiarato e chiesto gli esperti dell’ONU sulla detenzione arbitraria all’Italia? Hanno richiamato misure straordinarie, per esempio soluzioni alternative alla detenzione, per eliminare l'eccessivo ricorso alla detenzione e proteggere i diritti dei migranti; o la scarcerazione dei detenuti quando gli standard minimi non possono essere rispettati. Ma anche l’adozione delle raccomandazioni formulate dal Presidente Giorgio Napolitano nel 2013, incluse le proposte in materia di amnistia e indulto.

Sui migranti, oltre ad esprimere rammarico per i “rimpatri forzati”, la delegazione ONU resta preoccupata per la durata della detenzione amministrativa e per le condizioni detentive nei Centri di identificazione ed espulsione. Gli esperti ONU si sono espressi anche sull’illegalità del 41-bis in quanto "il regime detentivo speciale previsto dall'articolo '41-bis' per i mafiosi non è ancora stato allineato agli obblighi internazionali in materia di diritti umani".


Redazione Agenzia Stampa Italia

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