(ASI) Perugia - "Non pensavo si potesse giungere ad un tale basso livello. Da mesi il mio profilo Facebook è invaso da insulti, volgarità e offese personali.

Segno evidente che non avendo questi signori nessun argomento serio su cui confrontarsi o per cui contestare la mia azione, si riducono a miserabili e meschini attacchi personali. Mi domando: è da coloro che insultano senza mai parlare di contenuti, senza fare proposte che passa il cambiamento della città? È in questo contesto culturale che si muove il "rinnovamento"? Sono quelli che utilizzano questa modalità di linguaggio coloro a cui dovremmo affidare il governo della città? Ho taciuto fino ad ora su questo aspetto che riguardava me, ma di fronte ad una meschinità come quella consumata nei confronti di Emanuela Mori, a cui va la mia profonda e affettuosa solidarietà, non era e non è più possibile tacere. Invito ogni parte politica seria e responsabile a fare altrettanto e denunciare pubblicamente questi comportamenti, per fermare questa ondata di violenza mediatica che non appartiene ad una cultura del rispetto della dignità e di civile confronto politico che invece è patrimonio del mio partito e della nostra città".
Redazione Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere