(ASI) Roma - Meno si vede agli appuntamenti elettorali e meglio è. Compresi quelli di Goffredo Bettini, che tanto lo ha voluto in Campidoglio. "Nel Pd e nel centrosinistra romano è ormai tutti contro tutti.

L’attacco più o meno velato del segretario romano del Pd Cosentino all’amministrazione capitolina e la contro risposta dell’assessore Improta sono uno spettacolo indecoroso per la città di Roma ma quello che ormai è evidente è l’atteggiamento del centrosinistra che in questa campagna elettorale gioca a nascondino con il povero sindaco di Roma Ignazio Marino. Meno si vede agli appuntamenti elettorali e meglio è, compresi quelli di Goffredo Bettini, che tanto lo ha voluto in Campidoglio”, questo quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
"Mi ero appellato qualche giorno fa ai romani, affermando che chi avesse votato PD avrebbe dato il proprio sostegno al fallimento di Marino e della sua Giunta.

Ma rispetto alle parole di Cosentino e di Improta non ho aggiunto nulla di nuovo. Ci attendavamo una spending review che toccasse stipendi grassi, spese inutili, che proponesse finalmente una centrale unica di acquisti con costi standard ed eliminazione delle inefficienze, l'holding capitolina e l'abbattimento delle consulenze esterne. Invece abbiamo l'abolizione del salario accessorio per migliaia di dipendenti romani con stipendi base già ridottissimi.

Ci chiediamo a questo punto se non debba essere la politica nazionale ad occuparsi del fallimento di questa Giunta: si vedono cose infauste mai viste prima nella Capitale d'Italia. Abbandono totale della città tra accampamenti illegali e rifiuti ovunque, cassonetti stracolmi e rischio di emergenza rifiuti, taglio alle linee Atac e licenziamenti, ora anche per la prima volta la riduzione dello stipendio di dipendenti comunali. Intanto dirigenti, nomadi, immigrati e movimenti per la casa sono gli unici a ringraziare questo Sindaco. Gli unici che lo rivoterebbero”, conclude Santori.


Redazione Agenzia Stampa Italia

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