(ASI) «C’è una proposta di riforma del Senato del Governo che il ministro Boschi definisce di maggioranza, ma che la maggioranza, e mi pare neppure il PD, non ha mai discusso.

La stessa proposta era oggetto dell’accordo Renzi-Berlusconi, ma Berlusconi dice che è stata modificata a sua insaputa. La palude è questa ed è anche chiaro chi l’ha creata». Lo dichiara l’onorevole Giuseppe De Mita, vicesegretario nazionale dell’Udc.

 

«Per fare le cose non basta desiderarle, occorre creare le condizioni per realizzarle - continua De Mita - Ed è francamente puerile ritenere di tenere a servizio le forze politiche e scambiarle secondo la convenienza del momento. Cosi come inizia ad essere poco tollerabile mistificare il dissenso di merito con la resistenza paludosa alle riforme. Il cambiamento è migliorare le cose, non fare qualcosa pur di farla. Non ho mai visto un medico essere giudicato per la quantità di medicine che prescrive».

 

«Questa proposta di riforma – conclude il vice segretario De Mita - è minata dal pressapochismo. Lo si può dire? Si può discutere del merito? Si può capire se oltre a qualche supposto risparmio si sta facendo una cosa ragionevole? O dobbiamo attenerci allo schema dei buoni contro i cattivi, dei cow boy contro gli indiani, e mandare all’ammasso la ragione critica? A me interessa il derby tra qualità e approssimazione, per giocare il quale manca in campo ancora una delle squadre». 

 

Redazione Agenzia Stampa Italia

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