(ASI) Dichiarazione di Sandro Favi, Responsabile nazionale carceri del PD.

“La verifica richiesta dal Presidente Napolitano, su quanto è stato fatto e quanto resta da fare sulla questione delle carceri, alla vigilia dell’esame da parte della Corte europea dei diritti umani, deve essere atto di piena responsabilità per il Governo, il Parlamento e per tutte le forze politiche che, in questi anni, hanno portato avanti le proprie posizioni e le proprie convinzioni sul tema.

Diversi interventi e misure sono state adottate ma, come ha ammesso il Ministro della giustizia, non saranno risolutive, nell’immediato, del grave sovraffollamento che ci ha portato all’umiliante censura per trattamenti inumani e degradanti, sebbene si siano mosse, finalmente, su una linea di maggiore garanzia dei diritti di chi è recluso e di revisione strutturale del sistema dell’esecuzione delle pene. Su questa strada sono in dirittura di arrivo anche la revisione della disciplina della custodia cautelare di iniziativa parlamentare e gli ultimi interventi che il Ministro Orlando ha preannunciato, esponendo il proprio programma al Senato lo scorso 23 aprile. Fra questi, auspichiamo anche significativi investimenti sulle strutture esistenti, sulle tecnologie e sul personale dirigenziale delle professioni socio-educative e della Polizia penitenziaria. Ora è il momento che ognuno formuli proposte conclusive rispetto all’obiettivo di rimuovere le condizioni di inciviltà nelle nostre carceri e di adempiere agli obblighi che siamo tenuti ad assolvere, per il rispetto delle convenzioni internazionali, ma ancor prima della Costituzione italiana. Non possono essere più ammesse le tattiche dilatorie o ostruzionistiche che abbiamo visto in questi mesi, ma occorre – adesso – una condivisione di responsabilità che dobbiamo al comune richiamo allo stato di diritto e al principio di legalità”.

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