(ASI) Roma - ''Una legge elettorale liberticida impedirà agli italiani di votare per CasaPound Italia alle europee del 25 maggio prossimo''. Lo afferma in una nota Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia.

 'Nonostante l'incredibile sforzo militante che ha consentito alle nostre sezioni sul territorio di raccogliere 80mila firme in tutta Italia - spiega Di Stefano -, non siamo riusciti a raggiungere l'assurdo numero di sottoscrizioni necessario per presentare la nostra candidatura. Non è una sorpresa: richiedere cifre record, come 30mila firme in Sicilia e Sardegna o 3mila in piccole regioni come la Valle d'Aosta e il Molise, è un ovvio escamotage per eliminare ogni possibilità di partecipazione al voto da parte di forze non presenti in parlamento. Certo, viene da chiedersi come e quando abbiano raccolto le firme liste che non esistono nella realtà della vita politica di questa Nazione, che non hanno attivisti sul territorio figurarsi sezioni, e che sono sconosciute ai più, e quale buffa legge possa consentire la candidatura in nome di un deputato eletto chissà dove o in'altra lista anni addietro''. 

''Abbiamo avuto, se mai ce ne fosse stato bisogno, l'ulteriore conferma di un sistema pronto a tutto pur di negare spazio vitale a ogni forza indipendente e non conforme - conclude Di Stefano - Una logica che rifiutiamo senza se e senza ma: CasaPound Italia forse sarà tenuta lontana dai palazzi ma continuerà la sua battaglia nelle strade e nelle città, concentrando il suo sforzo sui tanti Comuni dove è presente alle prossime amministrative, a partire da territori difficili come Terni, Cremona o Novate Milanese, dove candidata sindaco sarà il consigliere comunale uscente Angela De Rosa, bersaglio negli ultimi mesi di un'indegna campagna da parte di chi avrebbe voluto estromettere il gruppo di CasaPound Italia dal consiglio comunale''.  


Redazione Agenzia Stampa Italia

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