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 Decreto Rc auto: Confartigianato e Cna Umbria, se passasse così com’è sarebbe la fine di centinaia di imprese

(ASI) Umbria – Sono stati numerosi i carrozzieri, provenienti da tutta l’Umbria, che hanno partecipato all’assemblea regionale che le federazioni dei carrozzieri di Confartigianato e Cna Umbria hanno organizzato a Deruta. Durante l’incontro sono stati illustrati gli emendamenti presentati e discussi dalle associazioni dei carrozzieri contro alcune norme dell’art. 8 del decreto legge 145/13 “Destinazione Italia” in materia di Rc auto. Emerso con forza il dissenso nei confronti delle norme che rivedono le regole su riparazione dell’auto e cessione del credito. Nel primo caso si tratta del risarcimento in forma specifica, cioè della riparazione del veicolo danneggiato nelle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni, che, nei fatti, passerebbe da facoltà per il cliente ad obbligo di legge.

Per quanto riguarda la cessione del credito, invece, l’assicuratore può prevederne la non applicabilità senza il consenso della compagnia tenuta al risarcimento. Secondo Confartigianato e Cna, se il decreto legge dovesse essere approvato così com’è “sarebbe la fine di centinaia di imprese di carrozzeria con inevitabili ricadute anche in termini occupazionali, in quanto, in media, all’interno di una carrozzeria lavorano 2 o 3 dipendenti”.  “Non dimentichiamoci – hanno aggiunto dalle associazioni di categoria – che questa condizione si sommerebbe alle difficoltà già causate dalla crisi strisciante che attanaglia la nostra economia e la nostra società, ormai da tanto, troppo, tempo. È in gioco anche la libertà di scelta del consumatore che, in cambio di uno sconto esiguo per la riparazione della sua auto, si vedrebbe nei fatti obbligato ad accettare esclusivamente le carrozzerie convenzionate con le assicurazioni”.

È anche per questi motivi che Confartigianato e Cna sperano in un pieno accoglimento degli emendamenti presentati. In questo quadro la Commissione Giustizia della Camera ha già approvato un parere che, anche se non vincolante, va nella direzione auspicata dalle associazioni. La mobilitazione continua e a tale scopo tutti i parlamentari eletti in Umbria sono stati informati e sensibilizzati sulle richieste di modifica al decreto legge 145/13 in discussione in Parlamento.

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