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Polliotto: “Caro conti correnti, fare chiarezza su dati discordanti”  Il monito alla trasparenza in difesa dei diritti dei consumatori

(ASI)Torino– Querelle aperta sul costo medio dei conti correnti pro capite in Italia, argomento più che mai d’attualità in questa prima metà di ottobre. Sul tema e sul dibattito - quanto mai acceso dal ritorno dalla pausa estiva a oggi - interviene anche l’avvocato Patrizia Polliotto, Presidente del  Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori,

Componente il Comitato di  Gestione della Compagnia di San Paolo, del Cda di F.S.U. (Finanziaria Sviluppo Utilities, Capogruppo di Iren Spa) e AD di Icarus-CMFS, società del Gruppo Finmeccanica. “Unione Nazionale Consumatori intende porre la  questione sulla necessità di avere un dato sicuro riguardo il costo reale medio di un conto corrente in Italia. Le associazioni dei consumatori lo stimano attualmente intorno ai 347 euro, al contrario dei 101 calcolati invece da Bankitalia. Gradiremmo che il fulcro della vicenda non si arenasse a colpi di “J’accuse” reciproci sui metodi di indagine impiegati dai rispettivi istituti di ricerca cui i vari attori si sono rivolti, bensì si concentrasse invece sul dato reale, che è quello interessante da sapere e divulgare poiché riguarda da  vicino le tasche dei consumatori italiani, già provati duramente dalla crisi in atto”, conclude l’avvocato Patrizia Polliotto.

 

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