×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Italian Conversations - Art in the age of Berlusconi
(ASI) Entrando in una splendida libreria del centro di Berlino, mi sono imbattuto in un libro particolare. Esso fa parte del progetto olandese fuckingoodart, mirante a prendere in esame ogni volta, con un volume diverso, una nuova realtà. Abbiamo così un numero dedicato a Berlino, uno alla Svizzera, e un altro, quello che ha attirato la mia attenzione, all'arte durante l'età berlusconiana (Viaggio in Italia 2011). Se non fosse curato dal duo olandese Fucking Good Art (ossia Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma), si potrebbe tranquillamente pensare ad una sorta di letteratura d'esilio, in chiave antiberlusconiana. Difatti, sebbene gli autori precisino subito, nell'introduzione che l'opera non sia un libro su Berlusconi, le Italian Conversations imputano a lui stesso gran parte del declino artistico, scientifico, culturale dell'Italia. Ancora, dall'introduzione, "intellettuali in genere hanno lasciato il paese in cerca di un'istruzione migliore, opportunità internazionali, un lavoro e riconoscimento. Ma l'Italia può risorgere ancora".

Trovandomi a recensire quest'opera dopo due anni dalla sua uscita, e altrettanti da quando Silvio Berlusconi non è più al Governo, (sebbene sia nell'ombra del governo "Letta - Alfano"), direi ai cari autori di questo notevole volume che né il montismo né questa nuova prova d'intesa Pd - Pdl siano stati in grado di risollevare le sorti della Nazione. Tutt'altro. I giovani stanno emigrando in massa, tutti in cerca delle medesime cose sopra descritte. Senza nulla togliere ai demeriti del berlusconismo, i successori sono come il Cavaliere di Arcore, o peggiori, dal punto di vista del costume. Tornando all'opera, essa è risultato di una sorta di residenza itinerante nelle città di: Roma (25/01 - 08/02/11), Bologna (09/02 - 16/02/11), Milano (10/03 - 21/03/11), Torino (23/03 - 27/03/11), Lecce (04/04 - 11/04/11), Napoli (11/04 - 15/04/11) e Palermo (15/04 - 20/04/11) del duo Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma, interpeti ed ascoltatori della complessità del panorama culturale italiano nel contesto economico e politico attuale.

I due artisti olandesi si sono confrontati direttamente con intellettuali, artisti, operatori culturali e voci di rilievo, vivendo, al contempo, l'indebolimento delle Istituzioni e la moria del mondo italiano. I racconti, le interviste, i ritagli di giornale che compongono Italian Conversations sono in grado di comporre un ritratto del panorama culturale e sociale nel contesto di una generale ridefinizione delle politiche economiche culturali europee, come un mosaico infinito di progetti indipendenti, di forme di "autodeterminazione" possibili solamente grazie a finanziamenti misti tra pubblico e privato.

Come hanno specificato nuovamente gli autori, il libro "è sull'arte, non su Berlusconi. Berlusconi è una cultura, non una persona". Solo un piccolo dettaglio. La maggior parte degli artisti ed intellettuali con i quali gli autori si sono confrontati, è stata, o è impegnata politicamente a sinistra. Sarebbe stato giusto, per pareggiare il contenuto, interpellare anche parte della cultura "di destra", ammesso che gli autori ne ammettano l'esistenza.

Notevole è l'apparato fotografico, e non posso non citare, a pagina 39, la "Genalogy of Damnatio Memoriae Italy 1947 - 1993", una cronologia che ricostruisce, con piccole didascalie, gli eventi che han portato alla lenta morte dell'Italia: da Portella della Ginestra, 1 maggio del 1947 al 27 luglio 1993, prima nella Basilica di San Giovanni in Laterano, poi nella Chiesa di San Giorgio al Velabro di Roma, dove le macchine - bomba, esplodevano.

Per saperne di più: http://www.fuckinggoodart.nl/fga29.html

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia


Continua a leggere