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#OccupyPd. Cambiare il partito o non cambiare il partito?
(ASI) Umbria. Lettere in Redazione - Cambiare il Partito, non cambiare partito. Ridare speranza a chi ancora crede nelle idee e nei valori di riforma e progresso necessari all’Italia e all’Umbria. Questo è l’obiettivo di fondo che anima le nostre azioni ed è il motivo per cui, nei giorni scorsi, abbiamo occupato le sedi del Partito Democratico in tutta Italia e proiettato in diretta streaming la Direzione Nazionale del PD.

Abbiamo deciso di proseguire con le nostre azioni grazie al sostegno forte e diffuso che abbiamo ricevuto non dai nostri dirigenti, alcuni dei quali ci hanno aspramente e spesso strumentalmente criticato, ma dai simpatizzanti del centro-sinistra e gli iscritti al Partito Democratico. È da loro che sono arrivati messaggi di approvazione per quello che stavamo facendo e segni di stima. È con loro che ci sentiamo in piena sintonia.

Per dare una voce a chi anima e fa vivere il nostro partito, ma in questi giorni difficili è stato troppo poco ascoltato, chiediamo al gruppo dirigente del nostro Partito che venga organizzata un’assemblea aperta a tutti, in cui ogni persona che si riconosce nei valori e nelle idee del centro-sinistra potrà esprimere liberamente il suo pensiero, e che sia all’aperto, in piazza dove chiunque voglia potrà ascoltare, non nel chiuso nelle stanze di partito.

Come abbiamo detto il nostro obiettivo è cambiale il Partito, non cambiare partito. Noi, al contrario di molti, non ci sentiamo né ex- né post- di precedenti partiti, ma soprattutto siamo stanchi di chi accetta di essere chiamato con cognomi di altri (D’Alemiani, Veltroniani, Fassiniani, Bindiani, Fioroniani, ed infine Bersaniani e Renziani) perché vogliamo entrare nel merito delle idee e dei progetti, non delle appartenenze e delle correnti.

Non vogliamo sentire più parlare di gruppetti e spartizioni, ma  di futuro, di temi e di programmi. E il primo momento da cui ripartire e ricostruire non può che essere un’assemblea aperta e partecipata in cui potranno prendere la parole e dire la loro tutti quelli che, come noi, non hanno intenzione di morire di tattica e che non hanno ancora perso la speranza nel futuro del nostro Partito e del nostro Paese.

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