×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Indecisione e sfiducia alla vigilia del voto
Usciti dalle urne in diversi dichiarano di aver finalmente dove apporre la propria ics soltanto all’interno della cabina- Mai un panorama politico più complesso poteva giungere in un momento così delicato

(ASI) La Crisi, gli scandali, le lauree fantasma, le solite promesse, le solite facce, una campagna elettorale nel silenzio, il blog di Grillo, i mercati, le tasse altissime, la sfiducia verso la classe politica sempre più nel mirino della magistratura, di fronte a tutto questo, per chi votare?

E’ la domanda che si sono fatti in tanti, da una statistica emerge che una persona su tre, recatasi alle urne, abbia deciso sopra quale simbolo apporre la propria ics soltanto al momento stesso del voto e precisamente quando già si trovava all’interno della cabina elettorale.

I dubbi erano tanti, da una parte gli scandali legati agli arresti dei politici nelle regioni del Lazio e della Lombardia, oltre che i continui processi di Berlusconi, dall’altra lo scandalo della banca del Monte dei Paschi di Siena.

Grillo che in tutto questo non appare mai in tv e va nelle piazze e comunica dal blog, poi il video su youtube dove dialoga con Casapound, poi i toni duri, forti, inquisitori.

Giannino che a pochi giorni dalle elezioni viene smascherato circa un master in economia mai avvenuto e mai conseguito.

Ingroia che viene criticato anche da correnti interne alla magistratura stessa, di cui fino a qualche mese fa faceva parte.

L’elettore italiano è spiazato di fronte a tutto questo, non sa bene per chi andare a votare.

Tanti buoni propositi e tante buone parole spese in campagna elettorale dai leader di tutti i partiti o del M5S, che non ama definirsi un partito.

Belle parole che gli italiani di fronte ad un simile momento di crisi temono possano restare al vento, e che siano state pronunciate solo per ottenere un voto in più.

Non c’è da sorprenderci dunque se all’interno delle cabine gli elettori impiegavano diversi minuti prima di uscire con le idee chiare e con le ics al posto giusto.

Diversi scrutatori raccontano di aver percepito il clima di indecisione totale che accompagnava il votante, fino a seguirlo nella cabina.

Scaduto il termine ultimo per andare a votare anche il primo instant poll sembra aver trovato la via dello smarrimento, dichiarando che la percentuale del PD si attestava intorno al 35%, contro un 26% del Centro-Destra, in vantaggio sui grillini che sembravano fermarsi al 19%.

E’ bastato aspettare pochi minuti e alla prima proiezione ufficiale i giochi erano completamente stravolti.

Centro-Sinistra, Centro-Destra e Grillini erano racchiusi nella differenza di appena tre punti percentuali, per poi andare a terminare con i Grillini al 25% e le due coalizioni separate intorno al 30% soltanto da uno 0,36% ovvero 128.000 voti.

Uno scarto minimo che da il premio di maggioranza alla camera al Centro-Sinistra, che però al senato non ha i numeri per governare da solo, avendo pressocchè lo stesso numero di parlamentari del Centro-Destra, per ora qualcuno in meno, ma nelle prossime ore potrebbe superarlo solo grazie al voto degli italiani all’estero ed all’attesa delle regioni a statuto speciale.

Ad ogni modo il quadro ora è complesso, resta da capire chi vincerà, perché ancora non si può dare per scontato, in quanto una maggioranza assoluta alla Camera al Centro-Sinistra, con un secondo posto o al massimo una maggioranza relativa ma non assoluta al Senato, non potrebbero conferire alla coalizione la vera vittoria, e già ci sarebbero dubbi sulla governabilità o sulla scelta dei rappresentanti nei ruoli relativi alle tre presidenze, ovvero a quelle del Senato, della Camera e soprattutto del Consiglio.

Se dovesse avvenire il sorpasso al senato, se non altro si potrebbe indicare il Centro-Sinistra come partito di maggioranza su scala nazionale e in parlamento, ma da solo comunque non avrebbe i numeri per governare e dovrebbe cercare un compromesso con Grillo, visto che i pochi voti di Monti, che si attesta intorno al 10-12% non conferiscono alla lista civica quella posizione per portare alla maggioranza assoluta PD e Vendola qualora si potesse formare una alleanza.

Aspettando lo scenaario ed il quadro definitivo dopo gli utlimi scrutini avremo qualche risposta in più ma pur sempre una situazione di instabilità che sarà difficilissima da gestire per chiunque dovesse assumersene l’incarico.

Michele Topini – Agenzia Stampa Italia

 

Continua a leggere