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(ASI) ''Il bavaglio alla rete è intollerabile. Il ddl diffamazione, in esame al Senato, deve essere modificato in alcune sue parti a cominciare da questa''. Questo il parere del senatore dell’Italia dei Valori Stefano Pedica, che ha partecipato alla manifestazione Fnsi sulla libertà della rete. ''Non a caso l'Italia dei Valori ha presentato un emendamento soppressivo sulle modifiche al diritto di rettifica previste nella norma”, ha aggiunto Pedica.

Sulla sua stessa lunghezza d’onda anche altri esponenti istituzionali. Bruno Murgia, deputato Pdl, afferma: “Gli amministratori di blog e gli utenti dei social network non possono correre il rischio di essere chiamati a rispondere del reato di diffamazione per il materiale pubblicato sulle loro pagine. Il testo licenziato dalla Commissione Giustizia del Senato - prosegue Murgia - elimina la detenzione per i giornalisti, ma inasprisce le pene pecuniarie per questo genere di reato. Un risultato molto pericoloso soprattutto per il web e le piccole testate online”.

Vincenzo Vita, senatore Pd, ritiene che abbia “ben ragione l’Fnsi ad esprimere preoccupazioni e contrarietà”. Egli considera “sconcertante, antistorico e contraddittorio con tutti i richiami al digitale, ciò che è passato a maggioranza in commissione Giustizia del Senato in merito alla Rete”

 

Redazione Agenzia Stampa Italia

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