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Sempre più allarmanti le minacce Usa alla Siria

(ASI) Aumentare gli sforzi per una transizione politica in Siria: questo l'appello che il segretario di Stato statunitense, Hilary Clinton, ha lanciato durante la conferenza sull'Afghanistan a Tokyo.

Dopo aver sottolineato l'insuccesso delle misure proposte dall'inviato speciale dell'Onu, Kofi Annan, e dalla Lega Araba, la Clinton ha dichiarato: "La Siria rischia un attacco catastrofico, la sabbia sulla clessidra delle trattative si sta esaurendo. Una veloce transizione politica a Damasco, non solo farà risparmiare il sacrificio di vite umane, ma darà la possibilità di salvare l'intera regione medio-orientale da un'attacco di dimensioni inaudite".

Intanto da Damasco il presidente Bashar Assad, in un intervista all'emittente tedesca Ard, torna a puntare il dito contro gli Usa ritenuti dal leader siriano uno dei principali responsabili dei disordini scoppiati nel Paese. "Gli Stati Uniti fomentano le rivolte contro il governo siriano- ha affermato Assad- L'America sta collaborando con i terroristi, con armi, denaro o sostegno pubblico e politico presso le Nazioni unite. Di fronte a queste sfide non mi dimetterò e proseguiro con il mio mandato.

Commento

Le parole di Hilary Clinton potrebbero essere interpretate anche così: gli Usa stanno per dotare, se non l'hanno già fatto, di armi di distruzione di massa gli insorti. L'opinione pubblica si domanda: quali possono essere queste armi? Lasciamo agli specialisti del settore l'ultima parola.

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