Venezuela, Maduro scrive a Trump per difendere la sovranità del paese

(ASI) Venerdì 5 settembre il presidente venezuelano Nicolás Maduro, ha inviato una lettera al suo omologo statunitense, Donald Trump, in merito alle controversie relative all'attuale stato delle relazioni tra Washington e Caracas, che hanno portato alla diffusione di diverse fake news sulla nazione sudamericana.

La missiva è stata affidata ad un intermediario sudamericano per la consegna; alcuni organi di stampa statunitensi hanno riportato alcuni stralci della stessa così il governo venezuelano ha deciso di renderla pubblica.

Il documento è accompagnato da mappe e dati scientifici approvati da organizzazioni internazionali, a conferma che la patria bolivariana è un territorio libero da qualsiasi attività illecita. La lettera riflette la posizione del Paese in difesa della propria sovranità come territorio libero da attività illecite, pacifico e sicuro. Il governo Caracas sostiene che in conseguenza di ciò la minaccia militare contro la nazione, i Caraibi e la regione deve cessare, in virtù e in conformità con la proclamazione della Zona di Pace emessa dalla Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac) all'Avana nel 2014. Il Venezuela, in perfetta unità popolare, militare e di polizia, continuerà a difendere il suo diritto alla sovranità, alla pace e alla sacra eredità del Libertador Simón Bolívar e del Comandante Hugo Chávez.

Il testo afferma: “A questo proposito, come dimostrano i dati delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni, che potete verificare con le vostre agenzie di intelligence, l'87% della droga prodotta in Colombia passa attraverso i porti del Pacifico; l'8% attraverso la regione settentrionale della Guajira in Colombia; e appena il 5% tenta di essere trasportato attraverso il Venezuela, con tutta la droga sequestrata che viene combattuta, intercettata e distrutta lungo i 2.200 chilometri di confine che abbiamo con la Colombia.

Un dato molto rilevante è che quest'anno abbiamo già neutralizzato e distrutto oltre il 70% di quella piccola percentuale di persone che tentavano di attraversare il nostro esteso confine con la Colombia, che si estende per oltre 2.200 chilometri. Abbiamo distrutto 402 aerei del narcotraffico internazionale, in conformità con la legge venezuelana”.

Le autorità bolivariane ribadiscono che questi dati confermano l'impeccabile condotta del Venezuela nella lotta al narcotraffico internazionale, come affermato da tutte le organizzazioni e agenzie internazionali specializzate in materia. Tuttavia, la questione è stata utilizzata dall'attuale amministrazione statunitense per giustificare il dispiegamento di personale militare nelle acque caraibiche, una chiara minaccia alla sovranità venezuelana.

 

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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