Cerimonia di laurea Harvard , Presidente Gaber rilancia su inclusione e libertà accademica sfidando l'amministrazione Trump

(ASI) Nella giornata di ieri durante la cerimonia di laurea di Harvard , il Presidente dell'ateneo Alan Garber ha pronunciato un discorso in cui ha asserito l'impegno della prestigiosa Università verso una maggiore inclusività e libertà accademica .

Il discorso ha ricevuto un'ovazione da parte della folla di studenti riuniti . Un messaggio che risuona chiaro nei confronti dell'amministrazione Trump, e che si oppone fermamente alla questione di estromettere dal campus gli studenti stranieri . Garber ha poi dichiarato : “ benvenuti agli studenti provenienti da tutto il mondo , proprio come dovrebbe essere”. Lo ha ripetuto più volte come quasi a voler dare battaglia e a spronare gli studenti a far valere i propri diritti. Queste parole vogliono sottolineare la presa di posizione dell'università che da sempre si è posta a baluardo dell'inclusione e della diversificazione . Garber ha anche esortato la comunità universitaria a : “restare comodi nell'essere scomodi” . Un invito a non evitare il confronto e a difendere i valori fondamentali dell'istruzione superiore . Il contesto in cui queste parole sono state pronunciate è quello di una crescente tensione tra l'università e l'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti in carica Donald Trump. Quest'ultimo ha infatti minacciato di revocare il finanziamento federale all'università e di limitare l'accesso agli studenti provenienti da altri paesi . Tuttavia è importante sottolineare che una recente decisione giudiziaria ha bloccato temporaneamente gli sforzi per bloccare la “severità trumpiana”.

Le misure consistono, come già accennato : al divieto di ammettere studenti stranieri , la revoca dello status di esenzione fiscale per l'ateneo e il congelamento di oltre 2,3 miliardi di dollari in fondo federali per la ricerca. Andando a sintetizzare il Presidente Garber e l'università di Harvard stanno affrontando una sfida significativa contro le discriminazioni e sentimenti xenofobi che risulterebbero diseducativi per gli Stati Uniti d'America.

Massimiliano Pezzella  -  Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere