Argentina, per Milei terminata era dello Stato onnipresente

(ASI) L’era dello Stato onnipresente in economia e nel welfare è terminata. Ne è sicuro il presidente argentino, l’ultraliberista Javier Milei che si è espresso in tal senso parlando nel corso della convention dei conservatori atlantici (Cpac) nel Maryland, negli Usa.

“Mi riferisco al crollo del modello collettivista. Noi stiamodando vita a una battaglia cruciale per il futuro dell'umanità” ha sentenziato davanti alla platea, quindi, si è lasciato andare ad un paragone con il suo omologo statunitense Donald Trump, “entrambi – ha detto – eravamo degli outsider in una crociata contro la politica e la sinistra. Avevamo la stessa missione” anticipando che il suo paese ora aderirà alla politica di reciprocità commercialeproposta dall’inquilino della Casa Bianca.

 “Tutti noi qui abbiamo la stessa missione:togliere il potere allo Stato e restituirlo alla società, non crediamo nelle soluzioniparziali, sappiamo che fare le cose nel modo giusto è il modo migliore per svolgere il compito che gli elettori ci hanno affidato” ha continuato l’ultraliberista attaccando poi il Mercosur ed affermando che se nonci fosse il blocco, l'Argentina starebbe già negoziando un

accordo commerciale con gli Stati Uniti.

“La mia intenzione – ha detto ancora – è quella di formare un’alleanza di nazioni libere; voglio cogliere l’occasione per annunciare che l’Argentinavuole essere il primo paese al mondo ad aderire a questo accordo”.

Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia

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