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Russia, possibile un'uscita dall'accordo Smart-3
(ASI) Ad un anno dall'accordo Smart-3 (che prevede una riduzione delle armi strategiche) siglato da Usa e Russia, quest'ultima potrebbe decidere di uscirne. L'agenzia "The voice of Russia" pubblica, infatti, le dichiarazioni in questo senso di Michail Uljanov, direttore del Dipartimento per la sicurezza e il disarmo presso il Ministero russo degli Affari Esteri: "E’ chiaro che ci auguriamo che la situazione contingente non ci costringa a fare questo passo, ma non possiamo nemmeno escluderlo".

Mosca starebbe varando questa possibilità già da tempo, giacché alquanto pessimista circa la buona riuscita dei colloqui con gli Usa; mesi fa il ministro degli Esteri russo Lavrov affermava al riguardo: "Anche se le consultazioni stanno continuando, non vedo la luce alla fine del tunnel". Più d'ogni altra cosa, ciò che preoccupa Mosca è lo scudo anti-missilistico americano in Europa, considerato una minaccia all'indirizzo della Russia. Nel frattempo, il presidente russo Dmitry Medvedev delineava le misure di ritorsione che la Russia potrebbe essere costretta a prendere in risposta al dispiegamento dello scudo antimissile statunitense in Europa. Queste misure prevedono un dispiegamento di missili Iskander nella regione più occidentale della Russia, Kaliningrad, nonché altri sistemi di difesa in grado di contrastare eventuali minacce poste dalla NATO.

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