Covid, Cina ospedali al collasso. Oms: “Pechino fornisca dettagli”

(ASI) Sale la tensione in Cina. La narrazione terroristica riparte, proprio là dove tutto è nato, come nel 2020 (anno di inizio della pandemia). Dopo le numerose persone che si sono sottoposte alla vaccinazione, nessuno avrebbe immaginato una situazione simile.

 Il balzo di infezioni da Covid 19 nel Paese, che si sta diffondendo dalle città più grandi alle vaste aree rurali, spaventa l'Organizzazione mondiale della sanità. Essa si è detta oggi "molto preoccupata" per l'ondata di contagi senza precedenti.

Il governo ha minimizzato e assicurato di non aver registrato decessi dovuti alla patologia, dopo aver modificato i criteri di conteggio. Aveva fatto sapere che si “rischiano un milione di morti” e che gli ospedali, in particolare le terapie intensive, erano completamente al collasso.

Le autorità cinesi sostengono di aver registrato un totale di sette morti, tutti nella capitale, da quando è stato deciso di revocare la politica 'zero-Covid' ed eliminare molte delle restrizioni in vigore. Da ieri vengono considerati decessi dovuti al Covid solo quelli direttamente riconducibili a insufficienza respiratoria causata dal virus. Il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha chiesto alle autorità del gigante asiatico informazioni dettagliate sulla gravità della situazione. "Per effettuare una valutazione completa del rischio, l'Oms ha bisogno di informazioni più dettagliate sulla gravità della situazione, malattia, ricoveri ospedalieri e unità di terapia intensiva", ha precisato.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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