(ASI) Rischia di salire la tensione tra le superpotenze e in particolare, questa volta, tra Londra e Pechino. Il governo cinese ha fatto sapere che si oppone fermamente a qualsiasi Paese che aumenti la sua presenza militare nel Mar Cinese Meridionale a scopo di provocazione.

Lo ha dichiarato, nelle ultime ore, il portavoce del ministero della Difesa della nazione del Dragone, Wu Qian, commentando la notizia inerente al recente ingresso della portaerei britannica e del suo gruppo militare Carrier Strike nel Mar Cinese Meridionale. Il gigante asiatico “rispetta la liberta' di navigazione che tutti i Paesi hanno nel Mar Cinese Meridionale secondo il diritto internazionale, ma si oppone a qualsiasi Paese che aumenti la propria presenza militare a scopo di provocazione", ha evidenziato l’ esponente del governo, avvertendo che l'esercito cinese adottera' le misure necessarie per evitarlo. La scorsa settimana il suo omologo del Regno Unito di Gran Bretagna, Ben Wallace, ha dichiarato al suo omologo giapponese Nobuo Kishi che il Regno Unito schierera' in modo permanente un paio di mezzi pattuglia nell'Indo-Pacifico.

Wu ha affermato che "la cooperazione per la difesa tra Regno Unito e Giappone non dovrebbe prendere di mira terze parti o interferire con gli sforzi dei Paesi per mantenere la pace e la stabilita' nella regione".

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

 

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