(ASI) Lo scetticismo si mescola a qualche barlume di speranza. L'amministrazione americana guidata dal presidente statunitense Joe Biden ha manifestato, dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, la propria volonta' di rientrare all'interno dell'accordo nucleare, cambiando completamente la rotta tracciata da Donald Trump.

Iran e Stati Uniti hanno tenuto così colloqui indiretti, a partire dallo scorso aprile, sul rilancio dell'accordo nucleare stipulato tra le parti 6 anni fa. I colloqui, organizzati a Vienna, sono attualmente in pausa e dovrebbero riprendere tra qualche giorno. I negoziati potrebbero trovare ulteriori problematiche a causa della mancata estensione dell'accordo di monitoraggio con l’ Agenzia internazionale per l’ energia atomica Il dialogo potrebbe entrare nel caos. "Per quanto riguarda l'Aiea, questa rimane una seria preoccupazione", ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parlando ieri in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian a Parigi.

"La preoccupazione e' stata comunicata all'Iran e deve essere risolta", ha dichiarato il capo della diplomazia della nazione d’ Oltreoceano. Dopo il ritiro dall'accordo nel maggio 2018 da parte del tycoon, gli Usa hanno reintrodotto dure sanzioni contro la Repubblica Islamica che ha risposo violando molti dei punti dell'intesa raggiunta nel 2015 con Cina, Francia, Germania, Regno Unito, Russia e Usa, in particolare l'arricchimento dell'uranio e lo sviluppo di nuove centrifughe avanzate. "Abbiamo ancora differenze significative” con il governo dei Pasdaran, ha evidenziato l’ attuale ministro degli Esteri americano, aggiungendo di sperare che una ripresa dei colloqui nei prossimi giorni possa risolverle.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

 

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