(ASI) Primi timidi tentativi di disgelo per evitare il peggio. "Non rifiutiamo il dialogo, ma non e' ancora realistico parlare di tenere una riunione del Consiglio Russia- Nato.

Non c'e' un'agenda positiva". Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri dello Zar, Aleksandr Grushko. all'agenzia di stampa Interfax. Il rappresentante del Cremlino ha risposto così al segretario generale della del Patto Atlantico, Jens Stoltenberg, secondo cui l'Alleanza e' in contatto con Mosca in merito alla questione della convocazione del Consiglio Nato-Russia, ma che non ha ancora avuto una risposta affermativa in merito ad un ipotetico incontro.

I rapporti tra l’ Alleanza e il Cremlino sono già ridotti ai minimi termini a causa di una serie di divergenze. Esse sono dovute per lo più alle accuse dell’ Occidente, nei confronti di Vladimir Putin, in merito ad attacchi informatici che hanno colpito gli Usa e i loro alleati. Bulgaria e Repubblica Ceca hanno attribuito agli 007 dello Zar l’ origine delle esplosioni avvenute tra il 2014 e il 2021 sui loro territori. I rischi di incidenti, tra le parti, sono dunque molto elevati.

Tutti auspicano che questa Guerra Fredda 2.0. non sfoci in un conflitto, vero e proprio, che incendierebbe l’ intera comunità internazionale con conseguenze inimmaginabili per tutti. I temi di natura geopolitica e strategica, oltre a quelli bilaterali, saranno al centro del faccia a faccia tra Putin e Biden previsto, a Ginevra in Svizzera, il prossimo 16 giugno.

Washington e Mosca hanno fatto sapere che non ci saranno svolte sostanziali, il tanto sospirato “reset”, che tutti attendiamo. Bisognerà attendere ancora molto tempo prima che i nodi siano sciolti e si possa tornare a non sentire in lontananza le nubi grigie sempre più dense all’ orizzonte.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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