(ASI) Si è svolta ieri, domenica 25 aprile, una giornata mondiale in sostegno di Cuba contro le sanzioni unilaterali imposte ormai da decenni da Washington contro l’isola.

L’iniziativa, denominata “Ponti dell’amore”, ha visto da Pechino all’Avana carovane di biciclette e altri mezzi di trasporto muoversi nelle principali città di alcuni paesi in Europa, Sud America e Asia, a circa due mesi dalla riunione del prossimo 23 giugno quando l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite presenterà il progetto cubano risoluzione contro la politica di Washington.

All’Avana, come già lo scorso 28 marzo, una carovana contro l’embargo ha attraversato il Malecón, il famoso viale costiero della capitale cubana.

“La protesta globale contro #Bloqueo è diventata un’ondata inarrestabile”, ha scritto su Twitter il presidente cubano Miguel Díaz-Canel.

In tutto il mondo si i manifestanti hanno invocato il diritto internazionale e la giustizia, chiedendo l’eliminazione del blocco imposto da Washington sull’isola a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso.

I partecipanti hanno organizzato azioni anche in più di 20 città degli Usa, come Miami, New York, Washington, Detroit, Chicago, Los Angeles, Sacramento, Oakland, San Diego, San Francisco, Tampa, Las Vegas, Minneapolis, Seattle e Indianapolis.

Manifestazioni simili si sono svolte anche in Belgio, Italia, Iran, Tanzania e Guinea Bissau.

L’iniziativa globale anti-blocco, nata dalla proposta “Puentes de Amor” promossa negli Stati Uniti, ha ricevuto anche la collaborazione di attivisti in Bolivia, El Salvador, Messico, Nicaragua, Panama, Repubblica Dominicana e Sud Africa.

Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia

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