(ASI) La Vice Ministra agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, ha partecipato a un webinar sulla politica africana dell’Italia e le opportunità che pone per le relazioni transatlantiche, organizzato dal Think Tank statunitense The German Marshall Fund (GMF) in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington.

 

Rispondendo alle domande del Direttore Esecutivo del GMF, Ian Lesser e del pubblico collegato, la Vice Ministra ha fatto innanzitutto riferimento al documento presentato dal Ministro Di Maio due giorni fa sul Partenariato italiano con l’Africa.

“L'approccio italiano vede gli africani come partner paritari di un rapporto a doppio senso, tenendo presente che investire in Africa e sostenere il benessere socio-economico dell'Africa significa opportunità di affari, posti di lavoro e sicurezza per i nostri cittadini”, ha detto la Vice Ministra. “Come ci ha insegnato la pandemia di COVID-19, nessuno è al sicuro fino a quando tutti non sono al sicuro. Il partenariato paritario con l'Africa deve essere applicato in tutti gli ambiti, anche discutendo questioni globali di comune interesse.”

In relazione alle sfide di sicurezza nel continente, Del Re ha insistito sulla necessità di considerarle da una prospettiva più ampia. “Per contrastare in modo duraturo l'estremismo violento – ha detto – vanno messi in atto altri strumenti, oltre alle tipiche risorse anti-terrorismo, rafforzando la governance, agendo nella formazione delle forze di sicurezza, nell'elaborazione di programmi di aiuto, nel potenziamento dell'istruzione.”

Secondo la Vice Ministra, un’altra priorità per Italia e Stati Uniti dovrebbe essere di “accompagnare la trasformazione socio-economica dell'Africa. Per accelerare questo processo, il continente ha bisogno di un flusso maggiore e costante di investimenti privati, iniziando dall’agroindustria, dall'energia pulita e dalle infrastrutture digitali. Le nostre imprese più vivaci e dinamiche possono trarre profitto dalle opportunità di partenariato congiunto in Africa, mentre i nostri governi possono collaborare a livello bilaterale o nell'ambito delle pertinenti istituzioni multilaterali per creare condizioni più appropriate per l'espansione del settore privato nel continente.”

 

Fonte: www.esteri.it

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