(ASI) Il ministro dell’Energia di Ankara, Faith Donmez, ha annunciato nei giorni scorsi una scelta che sta generando non poche preoccupazioni.

L’iniziativa riguarda un’indagine sismica, avviata ieri,  volta alla ricerca di giacimenti di gas e petrolio a sud est dell’isola greca di Castelrosso, situata a 4 chilometri dalle coste turche.  Le  Forze armate elleniche sono in massima allerta. Il capo di stato maggiore della Difesa di Atene, Kostantinos Floros, ha anticipato da Cipro il suo ritorno nella capitale per monitorare da vicino l’evolversi della situazione. La stampa locale ha rivelato inoltre che, nelle ultime ore, due caccia F- 16 della nazione della Mezzaluna avrebbero sorvolato le isole Strongyli e Megisti, ad un’altitudine di 12.500 piedi, entrando nello spazio aereo della Grecia.  Mevlut Cavusoglu, responsabile del dicastero degli Esteri di Tayyp Erdogan, ha ribadito all’ omologo tedesco, Heiko Maas, che l’operazione proseguirà come previsto fino al 2 agosto. Essa è legittimata – ha spiegato -  da un accordo di demarcazione dei confini marittimi col Governo nazionale libico. Dura la replica del collega di Berlino, in quanto quell’intesa è contestata dalla comunità internazionale: “Venga rispettato il diritto. Stop alle attività di perforazione nel Mediterraneo, o cesseranno le buone relazioni tra il paese del Sultano e l’Unione europea”.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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