(ASI) - In Libia, l'esercito guidato dal generale Khalifa Haftar, ha imposto sabato sera una no-fly zone nell’area di Tripoli e nelle regioni circostanti.


A proclamare la no fly zone è stato il portavoce dell’Lna Ahmed Al Mismari, tra le persone più vicine allo stesso Haftar: “La decisione riguarda un divieto di sorvolo imposto sopra e intorno all’area delle operazioni militari dentro e intorno a Tripoli”.  L’unica zona esclusa è quella che riguarda l’aeroporto di Mitiga, l’unico scalo rimasto funzionante nella capitale libica. Per tal motivo, l’area non sarà interdetta anche se già da diversi mesi l’aeroporto è chiuso a causa delle vicende belliche. Ha poi aggiunto: “Lna chiede all’Autorità per l’aviazione civile libica e a tutte le compagnie aeree e ai passeggeri di rispettare il divieto. Il sorvolo della zona sarà severamente vietato se non previo coordinamento con il comando dell’esercito”.

Inoltre, c’è da chiarire, proprio sull’aspetto dell’applicabilità della no-fly zone, in che modo l’Lna possa farla rispettare. Haftar ha potrebbe avere i mezzi adesso per intercettare ed eventualmente abbattere ogni areo che non rispetterà il divieto di sorvolo. Proprio durante la scorsa settimana due droni, uno italiano ed uno americano, hanno sorvolato la zona in questione ma di loro non si ha più nessuna notizia.

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

Foto Di Magharebia - https://www.flickr.com/photos/magharebia/5657726191/in/photostream/, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17907999

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