(ASI) Proseguono le proteste, a Hong Kong, per chiedere le dimissioni della governatrice Carrie Lam, oltre al ritiro, già annunciato, della legge sulle estradizioni in Cina.

Circa duemila manifestanti sono entrati, usando grossi carrelli e tubi di acciaio molto pesanti, nell’edificio che ospita la sede del Parlamento. I nuovi cortei sono stati organizzati nel ventiduesimo anniversario, che ricorre oggi, del passaggio dell’ex colonia britannica sotto la sovranità di Pechino secondo la dottrina 'Un Paese, due sistemi'. La polizia, sostenuta ieri da un corteo di circa 300.000 manifestanti pro-governativi, ha intimato loro di disperdersi. Questi ultimi hanno risposto però lanciando uova contro gli agenti, assediando i palazzi del governo, distruggendo le finestre e i computer dell'aula del Consiglio Legislativo. Dagli ultimi aggiornamenti, si apprende che, dopo ulteriori avvertimenti da parte delle Forze dell'Ordine, i facinorosi hanno cominciato a ripulire tutto ed entro breve dovrebbero abbandonare l'edificio.

Nelle strade, invece, sono ancora in corso le proteste da parte di alcune migliaia di manifestanti. La polizia sta intervenendo con gas lacrimogeni per disperdere la folla.

 

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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