(ASI) Roma - "Ieri ho incontrato il vicepresidente del parlamento del Kazakistan, Yussup Keligov, fedelissimo del neoeletto presidente Tokayev.

 

Gli ho chiesto spiegazioni sul perché le opposizioni non si siano potute presentare alle elezioni, sul rallentamento di Internet che in questi giorni ha ostacolato l'organizzazione del dissenso e sulla brutale repressione poliziesca delle imponenti proteste di piazza a cui ho assistito io stesso".

Lo racconta il senatore M5S Gianluca Ferrara, al termine della sua missione nella repubblica ex-sovietica come membro della delegazione di osservatori Osce. "Keligov è rimasto sorpreso e infastidito delle mie domande - spiega il senatore cinquestelle - alle quali non ha voluto rispondere, preferendo mostrarsi alle televisioni a fianco di noi osservatori Osce. A volermi parlare è stata invece la gente in piazza - prosegue Ferrara - denunciando la brutalità e la censura di un regime dittatoriale che non è finito con le dimissioni di facciata del vecchio presidente Nazarbayev e con la scontata elezione del suo successore destinato Tokaev. La democrazia è un bene prezioso", conclude il senatore M5S.

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