(ASI) Nuova grande manifestazione, la seconda, dei brasiliani contro la riforma dell’istruzione ventilata dal presidente Jair Bolsonaro. Oltre 100 le città che hanno visto i manifestanti sfilare per le strade.


Una vera e propria manifestazione di massa che ha interessato l’intero paese da nord a sud per dire noi al taglio del bilancio dell’istruzione promosso dal governo Bolsonaro, ovvero mettere a rischio la sopravvivenza della scuola pubblica e della sua eccellenza.
I sindacati locali hanno sottolineato anche che i tagli, necessari secondo il governo, per la riforma della sicurezza sociale minacciano anche il diritto alla pensione e favoriscono il sistema finanziario.
Agli studenti ed agli insegnanti, oltre ai sindacati di settore si sono uniti nella protesta anche altre categorie di lavoro preoccupate per il futuro della scuola carioca e per denunicare le politiche di Bolsonaro, che minacciano i diritti della popolazione.
Negli anni delle presidenze Lula e Rousseff la scuola brasiliana ha riscontrato una grande apertura nei confronti delle donne e dei creoli, i tagli auspicati dal governo rischiano ora di riportare il paese indietro di oltre un decennio.

Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia

Foto: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Jair_Bolsonaro_em_24_de_abril_de_2019_(1).jpg

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