(ASI) Duro attacco oggi nei confronti dell’aeroporto Mitiga di Tripoili, l’unico ancora funzionante, che è stato riconquistato così dalle forze del premier Fayez al – Serraj.

Le ostilità hanno portato all’evacuazione immediata dello scalo per mettere al sicuro i civili. E’ di 35 morti e di 50 feriti (più 14 delle forze del generale Kalifa Haftar), secondo il ministero della Sanità del governo libico, il bilancio di questa tragedia senza fine. La coalizione politica dell’esecutivo in carica sembra intanto scricchiolare, in quanto il vicepremier avrebbe deciso di appoggiare le fazioni nemiche. Paiono cadere sempre più nel vuoto quindi gli appelli, di tutta la comunità internazionale, alla calma. L’Onu ha chiesto venerdì di fare tacere le armi così come, nelle ultime ore, gli Stati Uniti, la Francia e l’Italia. La situazione è molto critica e il pentagono ha scelto, a titolo precauzionale, di ritirare i propri soldati dall’area. Quelli di Roma, presenti nella zona di Misurata, rimarranno in loco. Parigi e Mosca, accusate di sostenere Haftar, hanno smentito tutto ciò, ribadendo il loro impegno per una soluzione pacifica della crisi.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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