(ASI) Torna altissima la tensione in Ucraina. I media russi hanno riferito, nel pomeriggio di oggi, la notizia dell’uccisione del leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetesk sostenuta da Mosca, Alexandr Zakharchenko, in un’esplosione di un ordigno.
La deflagrazione è avvenuta, secondo quanto si è appreso, nel centro della città davanti al bar Separ. Il Cremlino ha accusato subito il governo di Kiev in merito alla paternità dell’accaduto. “Anziché rispettare gli accordi di Minsk e cercare una via di uscita dal conflitto interno – afferma una nota del ministero degli Esteri di Vladimir Putin –, la parte ucraina organizza uno scenario terroristico, aggravando ancora di più la difficile situazione. L’Ucraina – si legge ancora nel comunicato che riporta le affermazioni della portavoce del del dicastero Maria Zakatova -non avendo mantenuto le promesse di pace, ha ora deciso di passare alla guerra di sangue”.
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