(ASI) Le sorti del Medioriente sembrano essere legate soprattutto a un paese molto importante: l’Iran.

Quest’ultimo continua ad avere un ruolo geostrategico chiave nella regione e a levare la propria voce nei confronti della politica americana, tornando a minacciare l’avvio di un conflitto contro il pentagono. La tensione tra entrambi pare quindi aumentare di giorno in giorno. L’ultima provocazione verbale è giunta, nelle ultime ore, dal comandante delle forze speciali Qods delle Guardie rivoluzionarie. Il generale Qassam Soleimani ha detto infatti, rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che Teheran è pronta a un "confronto militare", sostenendo che "siamo più vicino a voi di quanto non possiate immaginare. Siamo pronti. Non dimenticate che siamo le Forze Qods", ha scritto l’ esponente dei Pasdaran su Twitter. Ha replicato così a quanto riportato, sul noto social network nei giorni scorsi, dal numero uno della Casa Bianca che metteva in guardia, il nemico di sempre, a non rivolgere mai più minacce verso Washington. "Come soldato – ha aggiunto - è mio dovere rispondere. Come osi minacciarci? Se voi comincerete una guerra, noi la termineremo”, ha intimato il leader della forza d'élite, del regime, al tycoon d’oltreoceano.

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere