(ASI) “I nostri incontri sono sempre importanti e questo lo è in modo speciale. Alla luce di quanto sta accadendo in Siria, è necessario assicurare un coordinamento continuo tra i militari russi e quelli israeliani”.

Lo ha dichiarato oggi il capo del governo di Tel Aviv, Benjamin Netanyahu, prima di partire per Mosca, dove incontrerà Vladimir Putin. Le crisi siriana e iraniana, dopo la decisione delle ultime ore della Casa Bianca di abbandonare l’accordo sul nucleare con Teheran, saranno al centro del vertice odierno tra i due leader. Lo Stato ebraico teme attacchi imminenti contro il proprio territorio, da parte del paese degli Ayatollah, in risposta ai suoi raid attuati più volte contro le infrastrutture utilizzate dall’esercito del rais Bashar al – Assad e dalle milizie sciite, sue alleate, dei Pasdaran. L’ultima azione di questo tipo è stata compiuta ieri sera, probabilmente da Israele, contro un deposito di armi che era situato nella parte meridionale di Damasco. L’atto bellico avrebbe provocato, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, l’uccisione di 9 guardie rivoluzionarie iraniane.

 

Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia

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