(ASI) "Sono sicuro al 100% che le forze armate russe e statunitensi non rischieranno uno scontro militare” e “naturalmente non lo permetteranno i presidenti Trump e Putin”.

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in un’intervista rilasciata oggi. Il responsabile della diplomazia di Mosca ha spiegato così che entrambi “sono leader eletti dal popolo e responsabili per la pace”, specificando poi che è stato l’inquilino della Casa Bianca a invitare quello del Cremlino a Washington. Quest’ultimo è pronto – ha assicurato – ma il tanto atteso vertice “non è in preparazione”.

Le due superpotenze tentano in tale modo, con segnali piuttosto timidi, di avviare una de – escalation. Le tensioni sono diventate sempre più forti a causa della crisi siriana e per l’avvelenamento, in Gran Bretagna, dell’ex spia del Kgb Sergej Skripal e di sua figlia Julia. La situazione, tuttavia, non è così semplice poiché il governo russo ha fatto sapere, in giornata, che sono a rischio i collegamenti aerei diretti oltreoceano per le difficoltà, degli equipaggi, a ottenere i visti necessari. Tutto ciò, secondo il portavoce di Vladimir Putin Dmitri Pesov, è stato creato volutamente “perché i tagli ai diplomatici non hanno influenzato la sezione consolare”, precisando pertanto che la responsabilità della situazione che si è creata “ricade sugli Stati Uniti”.

 

Marco Paganelli - Agenzia Stampa Italia

 

 

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