(ASI) Il ministro degli esteri britannico, Boris Johnson, ha dichiarato che è “assolutamente probabile” che l’ordine di avvelenare l'ex spia russa, Sergei Skripal, sia partito direttamente da Vladimir Putin.
Quest’ultimo ha portato così “l’impiego di un gas nervino nelle strade britanniche, nelle strade dell’Europa, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale”. "Il contrasto", ha precisato, "e' con il Cremlino per quella che noi riteniamo enormemente probabile sia stata una decisione di Putin di portare l'impiego di un gas nervino nelle strade britanniche, nelle strade dell'Europa, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale"."Il contrasto", ha precisato, "e' con il Cremlino per quella che noi riteniamo enormemente probabile sia stata una decisione di Putin di portare l'impiego di un gas nervino nelle strade britanniche, nelle strade dell'Europa, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale".
Il portavoce dell’uomo forte di Mosca definito queste affermazioni “un’imperdonabile violazione del galateo diplomatico”. Dmtri Peskov ha ripetuto quindi che “la Russia non ha nulla a che fare con questa storia”. Il Comitato di indagine del paese, diretto dal Cremlino, ha comunicato di aver aperto un’inchiesta sul caso dell’ex spia del Kgb.
Il Presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, ha telefonato alla premier inglese Theresa May per esprimere solidarietà per quanto è accaduto, appoggiando la sua richiesta di chiarimenti alle autorità russe. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenerg, ha ribadito l’importanza di evitare una nuova guerra fredda, evidenziando la rilevanza del dialogo col Cremlino purchè quest’ultimo rispetti le norme della comunità internazionale. “Sono certo che la Russia abbia sottovalutato la risolutezza e l’unità degli alleati quando abbiamo implementato diversi tipi di sanzioni”, ha ammonito il numero 1 dell’Alleanza Atlantica.
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