(ASI) USA - Il Presidente USA Donald Trump riesce sempre a far parlare di sé. Stavolta però senza nessuna accezione negativa, anzi.

Come riporta il ‘New York Times’, il tasso di disoccupazione in America è sceso sotto il 2% in molti Stati; le aziende stanno dando lavoro anche a persone escluse da molto tempo dal mercato del lavoro, ad esempio chi ha precedenti penali o delle invalidità. Mentre l’Europa cerca ancora di divincolarsi dalla morsa sempre più stretta della crisi, negli Stati Uniti si registra un’offerta di lavoro molto alta con il potere contrattuale che si sta spostando lentamente dalle mani delle aziende in quelle di lavoratori. E Trump cosa ha fatto per far accadere questo ‘miracolo’? Il 19 gennaio la Camera del Congresso Usa ha approvato la nuova riforma fiscale che prevede tagli alle tasse da 1.500 miliardi di dollari in 10 anni e la riduzione dell’aliquota per le aziende dal 35% al 21%. Queste le parole del Presidente USA: "Stiamo facendo tornare l'America grande". Forse le promesse, questa volta, sono state davvero mantenute. Come affermò Kevin Brady, il repubblicano alla guida della commissione responsabile della stesura della riforma, il 1 gennaio il nuovo sistema tributario sarebbe entrato in vigore, grazie al quale si potrà registrare un aumento dei salari dal 1 febbraio. Il Presidente Trump rimane solamente qualcuno da criticare o alla luce di queste nuove manovre, un esempio da seguire per cercare di risolvere il problema della disoccupazione in Italia e in Europa?

 

Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia

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