(ASI) Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, condanna con grande fermezza il lancio - effettuato nella serata di ieri dalla Repubblica Democratica Popolare di Corea - di un missile balistico che ha raggiunto la zona economica esclusiva del Giappone.
"Si tratta dell'ennesima chiara violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - afferma il ministro Alfano -, di una seria minaccia alla stabilità regionale, nonché alla pace e alla sicurezza internazionale. La ripresa dei test missilistici della Repubblica Democratica Popolare di Corea e il continuo sviluppo delle relative tecnologie e di quelle nucleari militari - sottolinea il ministro - rappresentano un'aperta sfida al regime internazionale di non proliferazione e costituiscono motivo di fortissima preoccupazione. Ciò conferma la fondatezza della decisione italiana di interrompere le procedure di accreditamento dell’ambasciatore della Repubblica Democratica Popolare di Corea a Roma".

Questo pomeriggio (ora di New York), il Consiglio di Sicurezza si riunirà, sotto presidenza italiana, per discutere degli ultimi sviluppi. "In tale occasione - conclude Alfano - l’Italia interverrà sia a titolo nazionale per ribadire la condanna del lancio di un missile balistico nord-coreano e la necessità di una reazione ferma e coesa della comunità internazionale, sia in quanto Presidente del relativo Comitato sanzioni per svolgere il briefing periodico sull’attuazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. La Repubblica Democratica Popolare di Corea deve immediatamente abbandonare lo sviluppo del proprio programma missilistico e nucleare, desistendo dal dannoso percorso di autoisolamento e di sfida alla comunità internazionale. L'Italia continuerà a fare la sua parte per una risposta ferma e coesa in ambito europeo ed internazionale".

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